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mercoledì 19 giugno 2013
martedì 18 giugno 2013
"Siamo tornati a casa nostra..."
Padre Cosmas, di beata memoria, scrive in un testo intitolato «In mezzo alle rovine»
"Siamo tornati a casa nostra e ci hanno accolto amorevolmente i santi del luogo, le macerie e i sospiri sotterranei dei nostri antenati imbavagliati"
Con questi sentimenti abbiamo accolto l'invito rivolto alla nostra Vicaria di Puglia della Sacra Arcidiocesi d'Italia e Malta (Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli) da parte del Gruppo Archeologico di Terra d'Otranto in occasione dell'inaugurazione dell'Archeoparco di Torre Pinta ad Otranto, tenutasi domenica 16 Giugno 2013 alle ore 19.00. Dopo secoli e secoli grazie all'instancabile lavoro e alla grande
passione di Elvino Politi e Chiara Riccia De Luca è stata riportata alla luce la
cripta di San Nicola (VII sec. d.C.).
È stata riaperta con la preghiera del trisaghion per il riposo e l'eterna memoria dei monaci e le monache che si sono santificati con l'ascesi in questi luoghi e con il canto del tropario a san Nicola cantato dalla nostra parrocchia e da alcuni ragazzi del coro della parrocchia russa di Bari; alla preghiera si sono uniti i visitatori presenti. È stata una grande emozione. Il tutto si è concluso con una cena con ricette bizantine. Un grazie di cuore ai carissimi Elvino Politi e Chiara Riccia De Luca e ad maiora!!!
Dopo oltre 5 secoli un rappresentante del Patriarcato di Costantinopoli ritorna a pregare all'interno di una delle cripte più antiche di Terra d'Otranto. E' tornare indietro di secoli, e vivere in prima persona un momento di composto mistero ed emozione.
È stata riaperta con la preghiera del trisaghion per il riposo e l'eterna memoria dei monaci e le monache che si sono santificati con l'ascesi in questi luoghi e con il canto del tropario a san Nicola cantato dalla nostra parrocchia e da alcuni ragazzi del coro della parrocchia russa di Bari; alla preghiera si sono uniti i visitatori presenti. È stata una grande emozione. Il tutto si è concluso con una cena con ricette bizantine. Un grazie di cuore ai carissimi Elvino Politi e Chiara Riccia De Luca e ad maiora!!!
Dopo oltre 5 secoli un rappresentante del Patriarcato di Costantinopoli ritorna a pregare all'interno di una delle cripte più antiche di Terra d'Otranto. E' tornare indietro di secoli, e vivere in prima persona un momento di composto mistero ed emozione.
Per informazioni sulla visita all'Archeoparco visitate il sitoweb: www.archeoparco.org.
Seguono alcune foto:
sabato 8 giugno 2013
Perché Cristo non viene anche da me?
"Una volta mi si è avvicinato un signore e mi ha detto: D'accordo signor Panagopoulos, a me non interessa nulla di Cristo, lo ammetto. Ma, dal momento che Cristo è venuto per tutti gli uomini, perché non viene anche da me per trovarmi e salvarmi? Venga anche da me, la pecorella smarrita, per salvarmi. D'altronde non sono forse anch'io suo figlio? Così mi disse questo signore e quando ebbe finito gli dissi: Cristo non viene a trovarti perché non beli! Se una pecora si perde e non bela, il pastore non riesce a trovarla. Così anche te non beli, non cerchi Dio e Cristo non può trovarti. Il cieco nato gridava forte il nome di Cristo e si tolse persino le vesti per raggiungere più velocemente Cristo! Non è andato Cristo dal cieco ma il cieco da Cristo e noi abbiamo la pretesa che Cristo venga da noi! Se non cerchiamo in questo mondo di incontrare Cristo, affinché ci aiuti, non lo incontreremo nemmeno nell'altra vita. Dio non lascia senza aiuto nessun uomo che lo invoca. Dio lascia l'uomo libero di fare le proprie scelte nella vita e se l'uomo aspetta che Dio lo aiuti, senza che egli invochi il suo aiuto, l'unica cosa certa è che subirà gli effetti dolorosi della dannazione...."
Tratto da:Εις αγαθή ανάμνηση
Εμπειρικές αλήθειες από την κηρυκτική διακονία του πιστού εργάτου ΚυρίουΔΗΜΗΤΡΙΟΥ Α. ΠΑΝΑΓΟΠΟΥΛΟΥ
(1916-1982)
Εκδόσεις "Ορθόδοξος Κυψέλη"