Il
21 del mese di Novembre, celebriamo l'ingresso al Tempio della
Santissima Madre di Dio
Tα
Εισόδια
της Θεοτόκου/Intrarea
Maicii Domnului in Biserica
Oggi,
celebriamo la festa dell’Ingresso della Madre di Dio al Tempio. Il
suo argomento: è molto semplice: una piccola bambina di appena tre
anni è portata dai suoi genitori nel Tempio a Gerusalemme. A prima
vista, non c’è nulla di particolarmente notevole in tutto ciò,
visto che all’epoca era un’abitudine comune e diffusa portare i
bambini al Tempio.
Ma
in quest’occasione, come l’ufficio del giorno ricorda, avevano
portato la bambina al “Santo dei Santi”, il posto dove nessuno,
se non i sacerdoti, era autorizzato ad andare, il centro mistico, il
sanctum del Tempio. Il nome della bambina è Maria. È la
futura madre di Gesù Cristo, quella per la quale, come credono i
cristiani, Dio stesso è venuto nel mondo per unirsi alla razza
umana, per condividere la Sua vita e rivelare il suo contenuto
divino.
I
Santi Padri ci insegnano che subito dopo la caduta di Adamo ed Eva,
Dio si mise all'opera per riportare l'uomo alla riconciliazione
attraverso l'Incarnazione di Suo Figlio. Era necessario, però,
trovare una creatura che provenisse sì dalla nostra stirpe decaduta
e ammalata ma che non avesse nulla di personale e volontario con il
peccato. Questa creatura si chiama Maria! Dopo millenni di
preparazione nell'Antico Testamento, Ella è il frutto più santo che
l'umanità offre a Dio. Gioacchino ed Anna, infatti provenivano da
una famiglia santa dell'Antico Testamento ed essi stessi erano santi.
Per 40 anni, non poterono avere figli ma mai persero la fiducia in
Dio: ogni giorno pregavano, digiunavano chiedendo a Dio il dono di un
bambino. Dio tarda ma non dimentica!
Essi,
dopo che ebbero Maria, come promisero a Dio, la consacrarono a Lui e
la offrirono al Tempio. Questa è la sinergia, pilastro della nostra
fede: Dio non fa nulla senza la libera partecipazione dell'uomo. Noi,
l'umanità decaduta, offriamo a Dio, Maria, e Dio ci offre suo
Figlio. In Maria, dunque, si compie la riconciliazione tra Dio e
l'Umanità...come recitiamo nell'Akathisto: Gioisci, tu che per cui
si è riaperto il Paradiso!
Introdotta
nella parte più santa e inaccessibile del Tempio, Maria cresce nella
preghiera e nell'ascolto del Signore...preparandosi così a divenire
il Tempio Vivente che accoglierà Dio. Da Lei, Egli prenderà la
carne umana, diverrà vero e perfetto Uomo. L'umanità diventa Tempio
di Dio. Il tempio non è più quello fatto di pietra, ma ogni uomo
battezzato è ora tempio della Santa Trinità, come quando
comunichiamo al Corpo e al Sangue di Cristo, divenendo una sola cosa
con Lui. Come quando ad un mucchio di paglia, diamo fuoco.
In
Maria, abbiamo l'esempio per essere vero tempio della Divinità e
per prepararci al Santo Natale, alla nascita di Cristo in noi. Se
Cristo non nasce in noi, quale Natale festeggiamo?
Ella
è
la prima asceta, la prima monaca, la prima cristiana. Per
prima, ha combattuto spiritualmente
nel tempio, ha buttato sangue e sudore per non cadere nel peccato
(nemmeno con il pensiero) e si è santificata. Pur
potendo cadere nel peccato come tutti gli uomini, nella sua vita non
ha mai commesso un peccato.
Ha
combattuto
le nostre stesse battaglie, le nostre tentazioni, le nostre
difficoltà. Per questo motivo, Ella
non è lontana e distante da noi ma al contrario comprende le nostre
fatiche e ci è
di esempio, guida, maestra, allenatrice
nella via della conversione
e
dell'ascesi per raggiungere il nostro fine che è quello dell'unione
eterna con Dio.