Stanze
Al nostro Santo Padre
Spiridione di Trimithunte
Tropario
Cantiamo Spiridione il cui corpo a Corfù è sempre vivo; egli, infatti,
con la forza di Cristo ha vinto la morte corporale; per questo, accostandoci al
suo corpo divinizzato, con lodi celesti così acclamiamo:
Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!
Prima Stanza
Come uomo angelico fosti inviato, o Spiridione, a benedire la terra con
il tuo corpo portatore di Dio
Santo Gerarca di Cristo, prega per noi
Come uomo angelico fosti inviato, o Spiridione, a benedire la terra con
il tuo corpo portatore di Dio
Santo Gerarca di Cristo, prega per noi
Come uomo angelico fosti inviato, o Spiridione, a benedire la terra con
il tuo corpo portatore di Dio
Santo Gerarca di Cristo, prega per noi
e con la tua beata morte diventasti immortale, o venerabile; per questo
ogni uomo sbigottisce e con stupore così a te grida:
Gioisci, poiché in te fuggì la corruzione
Gioisci, poiché da te è sorta la vita
Gioisci, poiché il tuo corpo non ha subito mutamento
Gioisci, poiché hai somiglianza con gli angeli
Gioisci, meraviglia incomprensibile con i pensieri umani
Gioisci, poiché sei sempre vicino a chi con fede ti
invoca
Gioisci, dimora della Trinità
Gioisci, poiché hai accolto la pienezza della divina
grazia
Gioisci, luce che illumini il sole
Gioisci, lampada che illumini il mondo
Gioisci, poiché per mezzo tuo è benedetta la creazione
Gioisci, poiché per mezzo tuo risplende la fede
Gioisci,
Spiridione, Santo sempre vivo!
Vedendosi
guarita, l’isola di Corfù con gioia disse: questo grande prodigio contemplo,
inammissibile secondo le leggi di natura: infatti, non vedi che l’elemento
mortale appare incorrotto? Esclamando:
Alliluia!
Camminasti sulla terra e poi salisti in cielo, lasciandoci il tuo corpo che
sempre onoriamo; ma tu spiega come il mortale appare divinizzato a noi che,
dinanzi ad esso, pieni di timore, così gridiamo:
Gioisci, segno dei prodigi di Dio
Gioisci, santuario di benedizioni celesti
Gioisci, prova della nostra resurrezione
Gioisci, testimonianza dei miracoli di Cristo
Gioisci, corpo glorificato da cui sgorga la gioia
Gioisci, vaso traboccante d’amore per cui fu sconfitta la
corruzione
Gioisci, preziosa ricompensa, portatrice di Spirito Santo
Gioisci, fonte inesauribile di miracoli
Gioisci, perché per mezzo tuo la sapienza risplende
Gioisci, poiché hai rinnovato i cuori degli uomini
Gioisci, poiché hai spento la fiamma delle passioni
Gioisci,
Spiridione, Santo sempre vivo!
Venite a Corfù, folle da Dio chiamate, a contemplare la
visione del corpo intatto che mise in fuga l’esercito ottomano e poi sprofondò
nell’abisso del mare l’esercito della Tracia e a tutti mostrò l’isola salva che
grida:
Alliluia!
Mosè pose un tempo un serpente di bronzo che guariva
quanti erano morsi, tu, invece, trasformasti in oro un serpente per salvare il
povero, il quale, pieno di gratitudine, a te che lo beneficiasti cantò queste
lodi:
Gioisci, nuovo Adamo a cui gli animali obbediscono
Gioisci, tu che salvi dalla carestia
Gioisci, tu che hai schiacciato il serpente che odia
l’uomo
Gioisci, tu che ami l’umanità
Gioisci, tu che hai guarito il re dalla lebbra
Gioisci, scrigno di innumerevoli miracoli
Gioisci, tu che hai mostrato la potenza dell’umiltà
Gioisci, tu che hai proclamato la Trinità
Gioisci, tu che hai demolito i ragionamenti dei filosofi
Gioisci, tu che hai fermato lo sconvolgimento della
sapienza
Gioisci, nostro intercessore presso Dio
Gioisci, benedizione della nostra terra
Gioisci,
Spiridione, Santo sempre vivo!
Poiché eri mite ed umile di cuore, Dio ti diede la grazia
di leggere nei cuori degli uomini e, come un tempo il Signore, così anche tu
rivelasti le colpe alla prostituta, la quale, pentitasi, ricevette da te il
perdono e piena di gioia gridò:
Alliluia!
Seconda Stanza
Sei apparso come tempio della Santa Trinità, il Padre, il
Verbo incarnato, lo Spirito Santo, il Dio uno e trino che tu predicasti a tutti
gli uomini; noi, da te ammaestrati, così acclamiamo:
Gioisci, degno sacerdote dell’Altissimo
Gioisci, iniziato degli insegnamenti di Cristo
Gioisci, tu che hai fermato l’impeto del fiume
Gioisci, tu che hai spezzato le sbarre dell’Ade
Gioisci, tu che hai stritolato le teste dei serpenti
spirituali
Gioisci, tu che hai messo in fuga la tenebra
dell’idolatria
Gioisci, di Corfù gloriosissimo corpo
Gioisci, di Cipro santissimo figlio
Gioisci, fiore dal profumo di Cristo
Gioisci, poiché per mezzo tuo è sconfitta la malvagità
Gioisci,
Spiridione, Santo sempre vivo!
Gli eretici presenti al Concilio, contemplando il grande
prodigio, furono presi da timore; ti videro, infatti, che reggevi nella mano
l’argilla con la quale spiegasti la Trinità e, compreso l’incomprensibile, esclamarono:
Alliluia!
O beatissimo Spiridione, ti conosciamo come fiume di
miracoli che sempre si riversa su di noi; tu, infatti, un tempo, minacciasti il
fiume che si arrestò alla tua voce e, quanti videro, corsero ovunque ad
annunciare il miracolo e a glorificare così il taumaturgo:
Gioisci, tu che hai abbandonato la gloria terrestre
Gioisci, tu che hai ricevuto la ricompensa celeste
Gioisci, tu che hai spento con i tuoi miracoli la fiamma
dell’idolatria
Gioisci, tu che hai illuminato a credere nella Trinità
Gioisci, mite pecora del gregge di Dio
Gioisci, tu che muovi a compassione il Creatore
Gioisci, tu che nutri gli animali dei poveri
Gioisci, protettore degli orfani e delle famiglie
Gioisci, tu che hai ereditato la forza di Mosè
Gioisci, tu che hai indebolito la stoltezza dei sapienti
Gioisci, tu che hai reso la terra simile al paradiso
Gioisci,
Spiridione, Santo sempre vivo!
Il tuo tempio è divenuto come un Santo dei Santi
possedendo come arca la tua urna e come manna il tuo corpo; il tuo cuore,
invece, lo contempliamo come le tavole su cui sono incisi i comandamenti di Dio
al quale tu hai sempre cantato:
Alliluia!
Spezzasti i vincoli della natura, o Padre, quando
restituisti la vita al neonato e la madre, colpita da un così grande prodigio,
morì; ma tu, nella tua grande compassione, resuscitasti anche lei che subito a
te così gridò:
Gioisci, tu che guarisci presto gli ammalati
Gioisci, tu che ridai la vista ai ciechi
Gioisci, tu che hai manifestato la rovina dell’inganno
Gioisci, tu che rialzi quanti sono caduti
Gioisci, ricco di grazia che aiuti gli uomini
Gioisci, salda colonna che li sostiene nella fede
Gioisci, tu che succedi a Mosè per i miracoli
Gioisci, tu che imiti la vita degli angeli
Gioisci, tu che ci guidi a Dio
Gioisci, tu che a tutti doni lo Spirito Santo
Gioisci,
Spiridione, Santo sempre vivo!
Compagno degli angeli diventasti, Spiridione, quando dalla
terra fosti trasferito alle dimore superiori; essi, ammirandoti come uomo
perfetto, esclamarono in coro:
Alliluia!
Terza Stanza
Spiridione convoca la schiera sacerdotale
ad osservare un mortale servito dagli Angeli mentre celebra i Tremendi Misteri
e questa, vedendo il miracolo, così inneggia al Gerarca:
Gioisci, lode degli Angeli
Gioisci, salmodia degli Arcangeli
Gioisci, tu che hai ricolmato tutti di divina
illuminazione
Gioisci, vaso di grazia in cui dimora il Salvatore
Gioisci, vino purissimo
Gioisci, padre degli orfani
Gioisci, tu che guidi alla compassione i duri di cuore
Gioisci, benedizione delle messi
Gioisci, modello di santità
Gioisci, padre pieno di amore
Gioisci, fonte straripante di grazia
Gioisci,
Spiridione, Santo sempre vivo!
Un tempo nel Paradiso, Adamo si cibò
dell’albero della conoscenza volendo farsi simile a Dio. Tu, invece, o Padre ci
insegnasti che la via alla divinizzazione è l’umiltà e l’obbedienza a Dio. Per
questo riconoscenti esclamiamo:
Alliluia!
Tutto intero rimane il tuo purissimo corpo
anche dopo la morte; divino intervento fu: il mortale non si decompose né si
consumò; Per questo, figlio del cielo fosti chiamato e da tutti così ti senti
dire:
Gioisci, prova
dell’immortalità degli uomini
Gioisci, unione
di morte e di vita
Gioisci, visione
dubbia per i Giudei
Gioisci,
gloriosissimo dono per i Sacerdoti
Gioisci,
germoglio mirabilissimo di Trimithunte
Gioisci,
medicina dolcissima per i sofferenti
Gioisci, tu che
sempre ci allieti
Gioisci, della
Chiesa inestinguibile lampada
Gioisci, nave
che resiste alle tempeste
Gioisci, vanto
dei Vescovi
Gioisci, tesoro
inviolabile
Gioisci, salda
colonna di Ortodossia
Gioisci,
Spiridione, Santo sempre vivo!
Sbigottì la città di Corfù quando vide le
armate ottomane cacciate da te che le minacciavi con un spada e, proclamandoti
angelo terrestre, gridò:
Alliluia!
I retori dalle tante parole come pesci
muti li vediamo; essi, infatti, non sanno spiegarsi come tu hai ridato la vista
al bambino cieco. Noi, invece, insieme alla madre, celebriamo il miracolo e con
certezza gridiamo:
Gioisci, tu che
hai restituito il tesoro alla povera
Gioisci, custode
degli indifesi
Gioisci, tu che
hai inaridito la mano del servo
Gioisci, tu che
hai umiliato i superbi
Gioisci, tu che
hai confuso i sapienti ragionatori
Gioisci, tu che
hai annientato gli operatori di iniquità
Gioisci, tu che
hai sconvolto le leggi della natura
Gioisci, tu che
ci hai insegnato le leggi del cielo
Gioisci, albero
che proteggi Corfù
Gioisci, frutto
che rallegra il cuore
Gioisci,
nutrimento dei Corfioti
Gioisci,
Spiridione, Santo sempre vivo!
Stiamo con confidenza dinanzi al tuo
sacro corpo, avendo in dono il tesoro dei tuoi miracoli; tu infatti, essendo un
mortale hai lasciato la terra per abitare in cielo e hai così unito alle cose
celesti gli abitanti della terra dai quali ricevi questo inno:
Alliluia!
Quarta Stanza
Figlio della Trinità si è rivelato colui che agli angeli e agli uomini l'ha rivelata: il Creatore del cielo e della terra, infatti, lo ha
trasformato incorrotto e intatto, mostrandolo vivo a tutti coloro che con fede
acclamano:
Gioisci, colonna di umiltà
Gioisci, norma di temperanza
Gioisci, tu che hai disprezzato le ricchezze che si
corrompono
Gioisci, tu che salvi dalla lebbra
Gioisci, del popolo greco grande benedizione
Gioisci, tu che hai gettato a terra le statue degli idoli
Gioisci, tu che a tutti mostri i giudizi di Dio
Gioisci, tu che tutti circondi della rugiada di celesti
miracoli
Gioisci, esempio di trasfigurazione
Gioisci, lampada di divina illuminazione
Gioisci, alba di sapienza ortodossa
Gioisci, fragranza della nostra salvezza
Gioisci,
Spiridione, Santo sempre vivo!
Sotto la tua protezione noi tutti accorriamo, o Padre,
come un tempo Noè nell’arca; infatti, nei bisogni, nelle epidemie, nei
terremoti ti abbiamo tutti come aiuto, e cosa possiamo offrirti di degno per
tutti i beni che ci hai dato? se non cantare:
Alliluia!
Come lampada luminosa apparisti nella tua vita, o Padre,
infondendo gioia negli uomini; accesa, infatti, la luce della vita immortale,
guidi alla conoscenza divina noi che di essa siamo privi e, pieni di gioia
celeste, così acclamiamo:
Gioisci, tu che hai liberato dagli inganni dei sovrani
Gioisci, tu che hai permesso la fuga dei ladri
Gioisci, tu che sei apparso come Abele
Gioisci, tu che hai rimproverato il peccato di Cam
Gioisci, tu che allontani da noi l’invidioso Caino
Gioisci, tu che ti mostri come imitatore di Abramo, il
ricco di amore
Gioisci, tu che sei divenuto esempio vivente per i
vescovi
Gioisci, tu che ti sei rivelato come un secondo Giona
Gioisci, astro che ci indichi Dio
Gioisci, pastore che ami l’umanità
Gioisci, speranza dei beni eterni
Gioisci,
Spiridione, Santo sempre vivo!
O Spiridione, benefattore di Corfù, come luce solare hai
donato a noi la grazia dei tuoi innumerevoli miracoli e ti sei schierato contro
i nemici che ci assediavano, cacciando via gli eserciti; perciò da tutti ti
senti dire:
Alliluia!
In mezzo alla divina assemblea dei Padri, cantasti, o
mirabilissimo, il Logos della stessa sostanza del Padre e a Lui pari in onore e
che negli ultimi tempi prese la carne per la nostra salvezza, svergognando così
l’empio Ario; per questo, le folle ortodosse, piene di devozione, ti celebrano,
ti glorificano e a tutti insegnano a cantare così:
Gioisci, sacro presidio
Gioisci, vanto dei Padri
Gioisci, tu che guarisci dall’emicrania
Gioisci, tu che sempre custodisci il cervello
Gioisci, tu che con i tuoi occhi hai visto Dio
Gioisci, bocca che corregge i fedeli
Gioisci, casa incorrotta di immortalità
Gioisci, eterno esempio di incorruttibilità
Gioisci, tu per cui gli angeli stupirono
Gioisci, tu per cui gli uomini si salvarono
Gioisci, tu che sempre proteggi i nostri corpi
Gioisci, santa icona di Dio
Gioisci,
Spiridione, Santo sempre vivo!
O beatissimo Spiridione, Santo sempre vivo, accogli la
nostra offerta
Santo Gerarca di
Cristo, prega per noi
O beatissimo Spiridione, Santo sempre vivo, accogli la
nostra offerta
Santo Gerarca di
Cristo, prega per noi
O beatissimo Spiridione, Santo sempre vivo, accogli la
nostra offerta
Santo Gerarca di
Cristo, prega per noi
donaci il perdono delle colpe e fa’ che per mezzo tuo
siano liberati dai mali quanti cantano:
Alliluia!