sabato 4 giugno 2016

UFFICIATURA PER LA BENEDIZIONE DI UNA NUOVA AUTOMOBILE

UFFICIATURA PER LA BENEDIZIONE
DI UNA NUOVA AUTOMOBILE

(secondo il tipikon della Chiesa Ortodossa di Grecia)

fonte originale:





Il sacerdote:Benedetto il nostro Dio, in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
Cristo è risorto dai morti e con la morte ha calpestato la morte, dando la vita ai giacenti nei sepolcri. (solo nel periodo pasquale)
Quindi il coro lo ripete due volte, e di seguito si canta l’apolitikion di San Cristoforo martire:


Abbellito per le vesti di sangue, * te ne stai presso il Signore, Re dei cieli, * Cristoforo celebrato. * Così con i cori degli Incorporei e dei Martiri * tu canti la tremenda melodia del Trisagio, * perciò per le suppliche tue, * salva i servi tuoi.
Gloria. E ora.
Santissima Vergine Madre di Dio, eleva le opere delle nostre mani, e domanda il perdono delle nostre mancanze, mentre noi cantiamo l’inno degli Angeli.


Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi. (tre volte)
Gloria. E ora. Santo Immortale, abbi pietà di noi.
Più forte. Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi.


Prokimenon: Tu che abiti nell'aiuto dell'Altissimo, nella protezione dei Dio del cielo.


Il diacono: Stiamo attenti.






Il diacono: Sapienza.


Il lettore: Lettura dalla Lettera di Paolo agli Ebrei. (11,39-12,2)


Il diacono: Stiamo attenti.


Fratelli, tutti i Santi, pur avendo ricevuto testimonianza per mezzo della fede, non hanno ottenuto la promessa avendo Dio previsto per noi qualcosa di meglio, affinché non giungessero alla perfezione senza di noi. Anche noi dunque, circondati da tale nube di testimoni, deposto tutto ciò che appesantisce e il peccato che ci irretisce, corriamo con pazienza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede.


Il sacerdote: Pace a Te!


Alleluia (tre volte)


Il diacono: Sapienza! In piedi, ascoltiamo il Santo Vangelo!


E benedicendo il popolo dice: Pace a Tutti.


Il coro: E al tuo Spirito.


Il diacono: Lettura del Santo Vangelo secondo Giovanni. (Gv. 5, 17-18, 9,4-5, 12,35)


Il sacerdote: Stiamo attenti.


Il coro: Gloria a Te Signore, gloria a Te!


Il Signore disse: “Fino a ora il Padre mio opera e anch’io opero”. Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. E ancora di nuovo disse il Signore: “Dobbiamo operare le opere di chi mi ha inviato finché è giorno: viene la notte in cui nessuno può operare. Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo”. Camminate finché avete la luce.


Il coro: Gloria a Te, o Signore, gloria a Te!


Quindi il diacono dice le invocazioni di pace, mentre il coro risponde ad ogni invocazione: Kyrie, eléison.


In pace preghiamo il Signore.
Per la pace che viene dall’alto, per la salvezza delle nostre anime, preghiamo il Signore.
Per la pace del mondo intero, per la stabilità delle sante Chiese di Dio e per l’unione di tutti, preghiamo il Signore.
Per il nostro Arcivescovo…(nome), per tutto il Clero e il Popolo, preghiamo il Signore.
Per il servo di Dio (nome) e perché Dio lo aiuti, preghiamo il Signore.
Per essere liberati da ogni afflizione, ira, pericolo e necessità, preghiamo il Signore.
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.


Il coro: A Te, Signore.


Il sacerdote:


Poiché a Te spetta ogni gloria, onore e adorazione, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.


Il coro: Amen.


Il sacerdote: Pace a tutti.


Il coro: Kyrie, eléison.


Il diacono: Chiniamo il nostro capo al Signore.


Il coro: A Te, Signore.


Il Sacerdote recita la preghiera a capo chino:


China Signore, il tuo orecchio e ascoltaci, tu che ti sei degnato di essere battezzato nel Giordano e hai santificato le acque. Benedici tutti noi che inchinando il nostro capo, significhiamo la condizione di servi. E concedici di essere ripieni della tua santificazione per l’uso e la aspersione di quest’acqua ed essa divenga per noi, o Signore, per la salute dell’anima e del corpo.
Tu sei infatti la santificazione delle anime e dei nostri corpi e noi rendiamo gloria, grazie ed adorazione a Te insieme al tuo Padre senza principio, ed al santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre nei secoli dei secoli.


Il coro: Amen.


Quindi, prendendo la Venerata Croce, il sacerdote benedice l’acqua tre volte, immergendola, tenendola dritta e cantando:


Salva o Signore, il tuo popolo * e benedici la tua eredità, * donando vittorie ai Re contro i Barbari * e proteggendo con la tua Croce la tua città.


Σῶσον Κύριε τὸν λαόν σου καὶ εὐλόγησον τὴν κληρονομίαν σου, νίκας τοῖς Βασιλεῦσι κατὰ βαρβάρων δωρούμενος καὶ τὸ σὸν φυλάττων διὰ τοῦ Σταυροῦ σου πολίτευμα.


Mântuieste Doamne, poporul tău și binecuvintează moştenirea ta. Biruinţă binecredincioșilor creștini, asupra celui potrivnici daruiește, și cu Crucea ta păzește pe poporul tău.


E poi il seguente tropario:
Dei tuoi doni rendici degni o Vergine Madre di Dio, dimenticando le nostre mancanze, e concedendo guarigioni a coloro che ricevono con fede la tua benedizione, o Intemerata.


Il diacono: Preghiamo il Signore.


Il coro: Kyrie, eléison.


Quindi il sacerdote legge la seguente preghiera:


Signore Gesù Cristo, Dio nostro, Tu che sei fatto presente per la salvezza del genere umano; Tu che sei assiso in trono nel cielo e sulla terra vai in giro a piedi nelle città e nei villaggi e sei entrato nella santa citta, seduto sul dorso di un asino, poco prima della tua volontaria Passione; Tu che hai parlato per mezzo di un Angelo a Filippo diacono e risorto hai parlato, affinchè proseguisse nel servizio; Sei risorto, perché proseguisse verso mezzogiorno sulla via che scende da Gerusalemme a Gaza, e avvicinandosi, si unisse al carro dell’etiope, il quale, dopo essere stato evangelizzato sul carro, che Tu sei l’agnello di Dio, che porta i peccati del mondo e dopo aver creduto con tutto il cuore che Tu sei il Figlio di Dio, stando sul carro e scendendo insieme, lo ha battezzato. Tu stesso o Sovrano, benedici questo veicolo e dà al tuo servo (nome) di proseguire la sua via con gioia e di concludere il suo percorso ed il suo servizio, che ha ricevuto da te. Così concluderà il suo percorso, non con la sua volonta né correndo, ma con te Dio misericordioso. Per questo ti preghiamo anche di darci un angelo che ci illumini, per poter camminare avanti , liberati sia di notte e sia di giorno da ogni male e condotti dallo Spirito di Dio, proseguiamo come si deve e non ci affatichiamo invano. Tu sei infatti la via e la verità e la vita e noi rendiamo gloria e grazie a Te, insieme al tuo Padre senza principio e al santissimo, buono e vivificante Tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.


Quindi si fa il Congedo:


Gloria a Te o Cristo Dio, speranza nostra, gloria a Te.
Il Risorto dai morti, Cristo nostro vero Dio, per intercessione della intemerata e purissima sua Santa Madre, dei santi e gloriosi Apostoli degni di lode, dei santi e gloriosi e vittoriosi Martiri, dei santi e taumaturghi Anargiri, (del Santo del Tempio), dei Santi e giusti Progenitori di Dio, Gioacchino ed Anna, (del Santo del giorno), di cui celebriamo la memoria, del nostro Santo tra i Santi Cristoforo Megalomartire e di tutti i Santi, abbi pietà di noi e salvaci, quale Dio buono, misericordioso e amico degli uomini.


Per le preghiere dei Santi Padri, Signore Gesù Cristo, Dio nostro, abbi pietà di noi e salvaci.


Se è periodo di Pasqua:
Cristo è risorto dai morti e con la morte ha calpestato la morte, dando la vita ai giacenti nei sepolcri.



Il coro: Amen.