Il
brano evangelico di questa domenica (quinta di Matteo Mt 8:28-34) ci mostra la
potenza messianica di Gesù. L'azione di Gesù nel mondo, attraverso
la sua crocifissione e la sua resurrezione e l'istituzione della
Chiesa, ha vanificato l'opera distruttrice dei demoni, liberando
l'uomo dalla loro tirannia e dando così inizio a una nuova epoca per
l'umanità.
Le
prove certe di questa nuova epoca sono le guarigioni degli
indemoniati come i due del brano evangelico odierno. Essi vivevano
tra le tombe, erano considerati pericolosi (nessuno poteva passare
per quella via), erano posseduti da molti demoni ed erano dominati
dalla tendenza ad auto lesionarsi, ad auto distruggersi (cfr. Mc
5,1-20 e Lc 3, 26-39).
E'
davvero triste l'immagine dell'uomo sottomesso alla potenza di
satana. Poiché la presenza di satana significa perdita e distruzione
di ogni cosa, a partire dalla persona umana sino ad arrivare agli
animali nei quali appena entrarono, (i demoni) seminarono
devastazione; ciò per darci prova, ancora una volta, che dove passa
satana semina devastazione.
Anche
la nostra epoca ha da mostrarci una così grande varietà di casi di
possessione diabolica sia nella vita degli uomini che della società,
a tal punto che nessuno possa dubitare della sua presenza e della sua
azione distruttrice. E chi dubita si ricordi le parole di quel poeta
che disse: "la più astuta cattiveria del diavolo è quella
di farci credere che non esista".
Certo, si inganna chi crede di trovare satana nelle forme mostruose in cui
spesso è descritto e di certo non lo troverà e penserà che non
esista. Al contrario, nella realtà il male ha tante manifestazioni
distruttrici e devastatrici.
La
presenza di Cristo nel mondo attraverso i Sacramenti della Chiesa e
l'annuncio del Vangelo significano la vittoria del bene sul male,
dell'amore sull'odio, della vita sulla morte. Sant'Ignazio di
Antiochia dice che, quando i Cristiani si radunano in Chiesa per
partecipare al mistero della Santa Comunione, le potenze demoniache
vengono distrutte. Ciò significa che quando c'è comunione di amore
tra noi e Dio, tra noi e i nostri fratelli l'aria pura del regno di
Dio entra dentro di noi allontanando ogni influenza diabolica. Le
parole degli indemoniati a Gesù: "Che c'è fra noi e te,
Figlio di Dio? Sei venuto qua prima del tempo a tormentarci?"
testimoniano che nella Chiesa già si realizza la distruzione di
Satana ancor prima della fine della storia e del mondo.
Un
ultimo particolare ci colpisce: l'atteggiamento degli abitanti della
regione, i quali saputo del miracolo compiuto da Gesù, gli chiesero
di allontanarsi dalla loro regione. Lo stupore e la paura di fronte
alla potenza messianica di Gesù non li ha condotti né a riconoscere
Gesù come il Messia né a glorificare Dio; al contrario, essi lo
pregano di andare via per paura di subire altre perdite materiali
oltre la perdita della mandria di maiali.
L'interesse
materiale spesso rende cieco l'uomo e incapace di vedere il
vero interesse che è quello spirituale a tal punto che lo conduce a
preferire la sottomissione a satana piuttosto che la libertà che Dio
offre.