sabato 23 luglio 2016

Gli indemoniati dei Gadareni (Domenica quinta di Matteo)



Il brano evangelico di questa domenica (quinta di Matteo Mt 8:28-34) ci mostra la potenza messianica di Gesù. L'azione di Gesù nel mondo, attraverso la sua crocifissione e la sua resurrezione e l'istituzione della Chiesa, ha vanificato l'opera distruttrice dei demoni, liberando l'uomo dalla loro tirannia e dando così inizio a una nuova epoca per l'umanità.

Le prove certe di questa nuova epoca sono le guarigioni degli indemoniati come i due del brano evangelico odierno. Essi vivevano tra le tombe, erano considerati pericolosi (nessuno poteva passare per quella via), erano posseduti da molti demoni ed erano dominati dalla tendenza ad auto lesionarsi, ad auto distruggersi (cfr. Mc 5,1-20 e Lc 3, 26-39).

E' davvero triste l'immagine dell'uomo sottomesso alla potenza di satana. Poiché la presenza di satana significa perdita e distruzione di ogni cosa, a partire dalla persona umana sino ad arrivare agli animali nei quali appena entrarono, (i demoni) seminarono devastazione; ciò per darci prova, ancora una volta, che dove passa satana semina devastazione.

Anche la nostra epoca ha da mostrarci una così grande varietà di casi di possessione diabolica sia nella vita degli uomini che della società, a tal punto che nessuno possa dubitare della sua presenza e della sua azione distruttrice. E chi dubita si ricordi le parole di quel poeta che disse: "la più astuta cattiveria del diavolo è quella di farci credere che non esista".

Certo, si inganna chi crede di trovare satana nelle forme mostruose in cui spesso è descritto e di certo non lo troverà e penserà che non esista. Al contrario, nella realtà il male ha tante manifestazioni distruttrici e devastatrici.

La presenza di Cristo nel mondo attraverso i Sacramenti della Chiesa e l'annuncio del Vangelo significano la vittoria del bene sul male, dell'amore sull'odio, della vita sulla morte. Sant'Ignazio di Antiochia dice che, quando i Cristiani si radunano in Chiesa per partecipare al mistero della Santa Comunione, le potenze demoniache vengono distrutte. Ciò significa che quando c'è comunione di amore tra noi e Dio, tra noi e i nostri fratelli l'aria pura del regno di Dio entra dentro di noi allontanando ogni influenza diabolica. Le parole degli indemoniati a Gesù: "Che c'è fra noi e te, Figlio di Dio? Sei venuto qua prima del tempo a tormentarci?" testimoniano che nella Chiesa già si realizza la distruzione di Satana ancor prima della fine della storia e del mondo.

Un ultimo particolare ci colpisce: l'atteggiamento degli abitanti della regione, i quali saputo del miracolo compiuto da Gesù, gli chiesero di allontanarsi dalla loro regione. Lo stupore e la paura di fronte alla potenza messianica di Gesù non li ha condotti né a riconoscere Gesù come il Messia né a glorificare Dio; al contrario, essi lo pregano di andare via per paura di subire altre perdite materiali oltre la perdita della mandria di maiali.

L'interesse materiale spesso rende cieco l'uomo e incapace di vedere il vero interesse che è quello spirituale a tal punto che lo conduce a preferire la sottomissione a satana piuttosto che la libertà che Dio offre.