lunedì 28 gennaio 2013

La Confessione:sul fare una buona confessione

La Confessione: sul fare una buona confessione

Dopo la Sua gloriosa Resurrezione, apparendo ai Suoi Discepoli, nostro Signore Gesù Cristo diede questo comandamento:

"A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti"  (Giovanni 20:23-31)

Da questo momento nella storia, la Chiesa ha visto la Confessione come uno dei Santi Misteri (o Sacramenti) della Chiesa, tramite la quale, il penitente riceve il perdono divino di Cristo per ogni peccato che è stato confessato (i peccati nascosti non vengono perdonati)
Il Signore Gesù Cristo ha conferito la Sua autorità alla Chiesa di perdonare i peccati, e il sacerdote (o il vescovo) prega Dio per la salvezza del servo di Dio che si è pentito veramente dei suoi peccati e Dio perdona i peccati tramite il sacerdote. 
Non il sacerdote ma Dio perdona, tramite la preghiera del sacerdote. Il mistero della Santa Confessione è santo perché collega Dio e i suoi figli attraverso il sacerdote che agisce come ponte.

A seconda del peccato commesso, il sacerdote ha il diritto di proibire al fedele di ricevere la Santa Comunione; infatti, un peccato grave richiede un tempo di conversione. Nel Nuovo Testamento il termine con il quale si indica la conversione, il pentimento è la parola dal greco antico:"Metanoia", letteralmente: "cambiare modo di pensare"; in altre parole:Chi sceglie di seguire Cristo, deve capovolgere totalmente il suo modo di pensare e vivere. Deve dare un taglio netto all'uomo vecchio che è in lui. Per fare una buona confessione è necessario prepararsi con attenzione. Chiedi a Dio che ti doni la grazia di fare un esame di coscienza approfondito. Quanto segue, può essere di grande valore, mentre ti prepari a stare in piedi dinanzi al Vangelo, con il prete come testimone, a fare la tua confessione dinanzi a Cristo stesso.



UNA BREVE FORMA DI CONFESSIONE


Quando arriva il momento di accusare i propri peccati, il penitente potrebbe iniziare così:
"Confesso al Signore mio Dio, davanti a lei, reverendo padre, tutti i miei peccati che ho commesso fino a quest'oggi e a quest'ora, in azioni, parole e pensieri. Ogni giorno e ogni ora, io ho peccato d'ingratitudine dinanzi a Dio che mi ha concesso innumerevoli e grandi benedizioni per la sua generosa provvidenza e cura per me, un peccatore. Ho peccato di..."
(Il penitente menziona quei peccati dalla seguente lista, di cui è colpevole)

Ira
Nascondere i peccati in confessione
Disobbedienza
Mancanza di rispetto
Indisciplinatezza
Ubriacarsi
Gola, abbuffarsi
Parlare male
Linguaggio osceno
Dire parole sconvenienti
Fare pettegolezzi
Mormorare, lamentarsi
Discorsi oziosi, chiacchiere
Dire bugie
Avidità
Disattenzione
Negligenza
Ozio
Amore per il denaro
Amore per il piacere sensuale
Peccati sessuali (tra cui:i rapporti prematrimoniali e uso del preservativo, masturbazione, autoerotismo)
Pensieri impuri
Mancare alle funzioni religiose
Dormire in chiesa
Trascurare la preghiera
Attaccamento alle cose
Amore della gloria o dell'onore
Orgoglio
Filaftia (amore eccessivo di sé)
Ostinatezza
Vanagloria o falsi valori
Invidia
Gelosia
Ricordare il male ricevuto
Accusare gli altri
Condannare gli altri
Rancore
Deridere gli altri
Calunniare
Rubare

Il penitente, poi, accusa ogni peccato di cui è colpevole e conclude:
"Mi pento di tutti i miei peccati, e domando il perdono del nostro Dio onnipotente. Chiedo perdono anche per tutti quei peccati che non ho confessato a causa della loro moltitudine e della mia dimenticanza. Perdonami e assolvimi, reverendo padre, e donami la benedizione di ricevere la Santa Comunione dei preziosi, santi, vivificanti Misteri del Corpo e del Sangue del nostro Signore Gesù Cristo, per la remissione dei peccati e la vita eterna.”

La Santa e sincera Confessione

Articolo liberamente tradotto dalla pagina facebook: "All-Merciful Saviour Orthodox Christian Monastery" dell'abate Tryphon.